Nel romanzo dello scrittore Stefano Cortese si racconta la vita del brigante cilentano Natalino Fuoco, detto il Bulgaro. Le tappe della sua vicenda umana vengono ripercorse a ritroso, dal 1908 al 1838: prigioniero in un carcere inespugnabile, capo di una banda che semina il panico nel meridione postunitario, giovane ingenuo e puro e, infine, bambino che sogna di affrontare il mare. Natalino non è altro che un brigante, condannato a passare sulla terra come un'ombra, animato solo dalla sete di rivolta e di giustizia. Grazie a uno stile unico e inconfondibile (in cui riesce a tenere insieme il rigore storiografico di Sebastiano Vassalli, le suggestioni dei western tarantiniani e la poetica di Cormac McCarthy), Stefano Cortese non racconta semplicemente una vicenda ma consente al lettore di immergersi completamente nelle atmosfere dell'Italia meridionale della seconda metà dell'Ottocento grazie a una scrittura colta e allo stesso tempo accessibile, frutto di una lunga e approfondita ricerca sia linguistica che storica. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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