Immaginare è il verbo ideale da associare alla parola futuro. Significa pensare a cosa potrebbe accadere: stasera, la prossima estate o tra dieci anni. Vuol dire costruire ipotesi, che siano plausibili o stravaganti, utopiche o distopiche. È uno sguardo che collega passato e presente per intuire cosa potrebbe emergere domani. Ma come si immagina davvero il futuro? Esistono due percorsi. Il primo punta alle previsioni: si analizzano i contesti culturali e si raccolgono small data per ipotizzare cosa potrebbe accadere. Il secondo, invece, guarda più lontano, creando proiezioni che danno vita a universi narrativi: l'immaginazione si traduce in storie - una serie tv, un romanzo, o persino un brand. Anche questo libro si muove su due binari: è un memoir che esplora i trend dell'infanzia anni Novanta e un saggio che individua i segnali deboli, utili a raccontare il futuro alle generazioni Alpha e Beta attraverso le storie. Nei laboratori di Futures Studies si capisce in fretta che, per quanto si preveda qualcosa, è improbabile che accada esattamente così. E, se anche accadesse, lo farebbe in modo imprevisto e imperfetto. Al lettore il piacere di esplorare tutte le direzioni, reali o immaginarie, che il domani può offrire. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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