Gli ultimi mesi di Hitler raccontati dalla voce di una delle ultime testimoni dirette dell'orrore nazista, allora bambina nascosta a pochi isolati di distanza dal bunker della cancelleria. Lontano dalla narrazione cinematografica consolidata, incontreremo il Führer per quello che, alla fine della guerra, era davvero: non più l'uomo forte del regime, ma una larva malata, tenuta in piedi a fatica e a forza di psicofarmaci, eppure ancora capace di attimi di perversa lucidità. A metà strada tra il romanzo e il saggio narrato, l'autrice de "Il rogo di Berlino" (Adelphi) mette a nudo la verità storica e la rende un monito, oggi attuale più che mai, contro ogni deriva autoritaria. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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