La filosofia è sempre stata coinvolta nella responsabilità di un autentico "vivere bene". Lo ricordava già Seneca a Meneceo. Al di là delle differenze derivanti dalla dimensione non semplicemente individualistica, ma etica e politica del vivere, noi contemporanei ci sentiamo chiamati a stabilire la possibilità di una "globalizzazione" del bene. Per uscire dalle strettoie del senso unicamente negativo, che al soggettivismo si può dare in questo campo, è richiesta la disponibilità ad accettare un mondo "policromo" di valori. Pertanto, muovendo dal pluralismo estetico e procedendo con rigorose argomentazioni, ci si sforza di dimostrare come solo una difesa adeguata del pluralismo etico possa tentare di dare soluzione al dilemma sull'oggettività o convenzionalità del bene. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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