Il destino dell'economia mondiale è in bilico, e l'Europa sta facendo tutto il possibile per minarlo: la tensione tra i paesi membri è altissima, e il rapporto con l'alleato di sempre, gli Stati Uniti, molto compromesso. In questo drammatico racconto dell'ascesa e del colossale crollo dell'economia europea, Yanis Varoufakis spiega come le radici del collasso vadano rintracciate molto più a fondo di quanto i nostri leader siano disposti ad ammettere - e come finora non sia stato fatto nulla per porvi rimedio. Da quando l'uragano della crisi economica si è abbattuto sull'Europa, infatti, i leader degli stati membri hanno scelto di rispondervi con una miscela di misure votate all'indebitamento e all'austerità invece di mettere in piedi un sistema di riforme, lasciando così che fossero i cittadini più poveri delle nazioni più povere a pagare il prezzo degli errori commessi dalle banche, e non facendo nulla per prevenire la prossima crisi. Al contrario, le politiche di austerity ricadute sulle nazioni più deboli, già colpite dalla recessione, hanno favorito l'insorgere di sentimenti estremisti e razzisti. Già ministro delle Finanze nel governo Tsipras, Varoufakis ha un posto in prima fila nelle stanze dove si decide la politica economica europea, e svela come la zona euro, senza un radicale cambiamento di direzione, rappresenti un castello di carte destinate a cadere e una minaccia per se stessa e la stabilità globale. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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