«Il tuo occhio, come pietra cieco», così recita un verso di Paul Celan, testimone diretto della Shoah. Era il 1959, e sessant¿anni dopo le immagini dell¿orrore, ora riproducibili e modificabili, vengono filtrate da retoriche di segno diverso e tendono a generare oblio anziché memoria. L¿appello a ¿non dimenticare¿ risuona, così, sempre più stanco. Ecco che diventano preziose le opere di chi ha saputo affrontare l¿atto stesso della memoria come trauma personale e politico. Al di là delle condanne e dei silenzi, i lavori di W.G. Sebald, Paul Celan e Charlotte Salomon raccontati in questo libro mettono in scena la lotta tra la responsabilità, l¿accusa e l¿oblio. Romanzi, versi, pitture-fumetto: tre interrogazioni radicali e diversissime sulla cecità che ci coglie quando ricordiamo. Tre scritture della memoria divisa, delle amnesie necessarie, dei conflitti della ripetizione. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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