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Mettendo in relazione la legislazione dell'UE con la Convenzione dell'UNESCO, l'UNIDROIT e il Consiglio d'Europa, l'autore sottolinea il potenziale di un uso giudizioso del patrimonio culturale, dato che gli Stati membri dell'UE dovrebbero applicare in primo luogo le leggi dell'Unione. L'autore ha richiamato l'attenzione su una strategia di politica culturale in due vecchi Stati membri dell'UE e ha fatto riferimento al principio di sussidiarietà nel processo decisionale. Presentando soluzioni a livello di elenchi nazionali e di protezione dei beni culturali nella legislazione nazionale croata.…mehr

Produktbeschreibung
Mettendo in relazione la legislazione dell'UE con la Convenzione dell'UNESCO, l'UNIDROIT e il Consiglio d'Europa, l'autore sottolinea il potenziale di un uso giudizioso del patrimonio culturale, dato che gli Stati membri dell'UE dovrebbero applicare in primo luogo le leggi dell'Unione. L'autore ha richiamato l'attenzione su una strategia di politica culturale in due vecchi Stati membri dell'UE e ha fatto riferimento al principio di sussidiarietà nel processo decisionale. Presentando soluzioni a livello di elenchi nazionali e di protezione dei beni culturali nella legislazione nazionale croata. Partendo dal fatto che la protezione dell'esportazione illegale di beni culturali considerati parte del patrimonio nazionale, ritengo che questo studio possa servire da guida in quanto fornisce informazioni utili sulla politica dell'UE in materia di protezione del patrimonio culturale.
Autorenporträt
Majda Rubi¿ è nata a Spalato (Croazia), dove ha completato gli studi superiori e la Facoltà di Giurisprudenza. Dal 1994 vive a Zagabria, dove ha completato gli studi scientifici post-laurea in Diritto europeo (2011), lavorando presso il Ministero dello Sviluppo regionale e dei Fondi UE. Da quasi 28 anni si occupa di questioni legali nella pubblica amministrazione.