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Nel 1919, a conclusione della Prima guerra mondiale, a Versailles si tenne la Conferenza di pace che ¿ si riteneva ¿ avrebbe fatto svoltare i paesi europei e il mondo nella direzione di un assetto più giusto. Dopo l'«inutile strage» che aveva insanguinato l'Europa, l'aspettativa generale era di annientare i venti bellicisti e dare ai Paesi europei un futuro di pace. Accadde, invece, che molti, troppi interessi precipitarono sui tavoli dei negoziatori: temi di politica internazionale e coloniale, antiche rivendicazioni e nuovi assetti territoriali furono discussi tanto quanto principi e…mehr

Produktbeschreibung
Nel 1919, a conclusione della Prima guerra mondiale, a Versailles si tenne la Conferenza di pace che ¿ si riteneva ¿ avrebbe fatto svoltare i paesi europei e il mondo nella direzione di un assetto più giusto. Dopo l'«inutile strage» che aveva insanguinato l'Europa, l'aspettativa generale era di annientare i venti bellicisti e dare ai Paesi europei un futuro di pace. Accadde, invece, che molti, troppi interessi precipitarono sui tavoli dei negoziatori: temi di politica internazionale e coloniale, antiche rivendicazioni e nuovi assetti territoriali furono discussi tanto quanto principi e garanzie. Il risultato della Conferenza fu, dunque, «modesto, se non meschino», come scrisse il celebre economista John Maynard Keynes, che vi prese parte, e i colossali risarcimenti che le potenze vincitrici richiesero agli sconfitti apparvero come una inaccettabile umiliazione, causa e premessa di nuove guerre. Che cosa vi fu di sbagliato a Versailles? E soprattutto: quanto lunga è l'eredità di conflitti che, da Versailles, ancora dura, dentro il nostro presente? Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.