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La regione del basso Zarafshan è considerata una regione vulnerabile dal punto di vista ambientale per la crisi del Mare d'Aral, i cambiamenti climatici, l'inquinamento delle risorse idriche superficiali e sotterranee, il degrado del territorio e i processi di desertificazione che richiedono uno sviluppo sostenibile in un'unica area geografica in armonia con la natura e la società. Il cambiamento climatico globale ha modificato il clima della regione e influisce negativamente sugli ecosistemi naturali e sulla salute della popolazione, e i processi di adattamento naturale a questi cambiamenti…mehr

Produktbeschreibung
La regione del basso Zarafshan è considerata una regione vulnerabile dal punto di vista ambientale per la crisi del Mare d'Aral, i cambiamenti climatici, l'inquinamento delle risorse idriche superficiali e sotterranee, il degrado del territorio e i processi di desertificazione che richiedono uno sviluppo sostenibile in un'unica area geografica in armonia con la natura e la società. Il cambiamento climatico globale ha modificato il clima della regione e influisce negativamente sugli ecosistemi naturali e sulla salute della popolazione, e i processi di adattamento naturale a questi cambiamenti in futuro saranno estremamente difficili. Oggi lo Stato, le organizzazioni pubbliche, i ministeri, gli istituti di ricerca e di istruzione superiore che si occupano di protezione dell'ambiente si trovano ad affrontare il problema dell'identificazione, della valutazione e dell'applicazione di indicatori che garantiscano lo sviluppo sostenibile del Paese e delle sue zone (regioni). In questa monografia sono stati identificati e valutati, sulla base di osservazioni a lungo termine, analisi ed elaborazioni statistiche, gli indicatori di acqua, suolo, biodiversità, aria atmosferica e socio-economici per lo sviluppo sostenibile nella regione del Basso Zarafshan.
Autorenporträt
Kulmatov R., Professor für Umweltwissenschaften. Er verfügt über 40 Jahre Erfahrung in Forschung und Lehre an den Universitäten Usbekistans und arbeitet seit 2005 an der Abteilung für Ökologie der Nationalen Universität Usbekistans. Sein derzeitiges Forschungsinteresse gilt der Quantität und Qualität der Wasser-Land-Ressourcen des Aralseebeckens.