I Taccuini sono la vera ¿officinä di Gabriele d¿Annunzio. Il poeta descriveva, con rapidi cenni, i luoghi e le persone che incontrava nel suo girovagare per l¿Italia e per l¿Europa. Questo materiale, scritto sul ¿campo¿, viene quasi sempre impiegato nelle opere maggiori, in particolare, per quel che riguarda i Taccuini di questo volume, il romanzo Il fuoco e le poesie di Maia. Il valore non è solo filologico. Questi, infatti, sono i Taccuini pubblicati da ¿Primato¿, la rivista di Giuseppe Bottai, e rappresentano un tentativo di dare un illustre antenato al Fascismo. Tentativo non riuscito, come dimostra la storiografia più recente. Ma i Taccuini sono anche una bella lettura, a prescindere da tutto il resto. L¿occhio del Vate è infallibile, e le sue note, talvolta, si alzano al livello della poesia. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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