La Basilica di San Pietro in Vincoli, oltre la bellezza e maestosità dell'edificio basilicale in sé, costituisce un complesso urbanistico, archeologico, rinascimentale e moderno tra i più complessi e cronologicamente completi di Roma. Sorge in vetta all'Esquilino a Nord del Colosseo e non lontano dalle Terme di Traiano, presso la zona che fu occupata dalla Domus Aurea. Gli strati su cui sorge la basilica si originano nella protostoria e attraversano l'età repubblicana, quella classica adrianea, fino alla tardo-antica. Conserva cospicue tracce di restauri medievali, ma soprattutto sono di rilievo gli interventi rinascimentali ad opera dei grandi cardinali che ne furono titolari e che profondamente amarono ed onorarono la basilica. Di essi taluni divennero celebrati papi, quali i della Rovere Sisto IV e Giulio II, per giungere a Pio IX. Le tracce dei loro poderosi interventi si possono tuttora ammirare. All'ingresso nel tempio si è subito affascinati dalla doppia teoria di possenti colonne doriche che spartiscono la spaziosa navata centrale dalle laterali. L'edificio conserva celebri opere d'arte di gran pregio, quali il monumento a Giulio II con il Mose di Michelangelo, la tavola musiva con la rappresentazione di s. Sebastiano della fine del VII secolo, la confessione o cripta recante la preziosa teca bronzea con le catene di s. Pietro che dà nome alla basilica, numerose opere pittoriche e plastiche attribuite ad artisti quali Jacopo Coppi, il Guercino, il Domenichino... Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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