Costruita su fonti archivistiche inedite, la storia della Ducea di Archirafi introduce il lettore alla nascita di un feudo siciliano sulla costa ionica. È un¿immersione nel Settecento di Sicilia, all¿indomani del rientro dei Borboni nell¿Isola (1735). Il progetto venne perseguito dai fondatori messinesi Francesco e Giovanni Natoli, padre e figlio, nonostante l¿avversione della Contea di Mascali e della città di Jaci. A Messina, Giovanni Natoli Ruffo (1714-1769), principe e duca, fu personaggio di primo piano. Si interessò e scrisse di letteratura, arte, numismatica e filosofia. Amico di Ludovico Muratori, resse per molti anni l¿Accademia dei Pericolanti. Impegnato a combattere il dilagare della peste che colpì Messina nel 1743, comandò la Milizia urbana. Resse due Confraternite e lo Spedale. Si espose in prima persona nell¿affaire della Lettera di Maria Vergine ai messinesi, prendendo parte alla «guerra tra santi» combattuta tra Messina e Palermo. Fitto di particolari, che collocano la narrazione nel campo della storia delle idee, il libro spinge il lettore a comprendere la vicenda dei Natoli e della Ducea di Archirafi dentro perimetri culturali e storici più ampi. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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