La storia dell'Italia repubblicana è anche una storia di sangue. Terrorismo, stragismo, lotta armata, violenza politica hanno colpito la fragile democrazia nata dalla Liberazione, lasciando un'eredità che ancora oggi incide sulla vita civile e politica del Paese. I conti mancati con il fascismo, il rischio di scontri esplosivi, i ritardi nella modernizzazione, la strategia della tensione, il terrorismo rosso e nero: in Italia l'uso politico della violenza ha minacciato di rovesciare l'ordine costituzionale raggiungendo un'intensità impensabile nelle altre democrazie occidentali. Di questa lunga scia di dolore Simone Cosimelli ripercorre non solo le tappe, ma anche le origini storiche. Le radici della lotta armata negli anni Settanta affondano nelle lacerazioni della guerra civile e nei rigidi meccanismi della guerra fredda, nei tentativi di bloccare l'evoluzione del sistema politico democratico e nella riappropriazione strumentale del retaggio della Resistenza, oltre che nella drammatica radicalizzazione delle rivolte generazionali che hanno coinvolto l'Europa e l'Occidente intero. Un libro prezioso per capire il passato e far luce sul presente. Terrorismo, stragismo e violenza politica nell'Italia del dopoguerra: una scia di sangue che ha sconvolto e condizionato la vita del Paese. Tra gli argomenti trattati: Dentro e fuori dalla guerra civile; Parola d'ordine: anticomunismo 1960: rivolta e repressione; La democrazia in piazza; Lo squarcio di piazza Fontana; Ombre nere all'orizzonte; Antifascismo militante, anticapitalismo radicale; L'accelerazione delle Brigate rosse; Il fuoco della sovversione. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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