Un affascinante viaggio nella mitologia benacense desunta dalle opere latine di autori rinascimentali tradotti e commentati. In particolare, sono stati tradotti per la prima volta in questo volume le opere di Pietro Bembo e di Giorgio Iodoco, entrambe intitolate Benacus, e i frammenti lirici di autori vari nella sezione Immagini del Garda. Dei, ninfe e satiri abitano le contrade del lago, dove vivono beati in un paesaggio incantato, spesso gemellato con quello dell¿antica Grecia. Tra limoni e cedri o sulle limpide onde essi tramano inganni, fuggono, inseguono, si trasformano o si avvalgono dei loro poteri divini per carpire l¿amore, descritto in una vasta gamma di sfumature. Non di rado sotto il velo mitologico si nascondono fatti e personaggi che contribuiscono a definire il quadro culturale, economico e sociale del Rinascimento gardesano. Riccardo Sessa, laureato in Lettere classiche presso l¿Università Federico II di Napoli, è stato allievo del filologo e critico letterario Salvatore Battaglia. Abilitato in Latino e Greco ha insegnato per quasi quaranta anni nelle scuole superiori della provincia di Brescia. Per Liberedizioni ha curato l¿edizione critica dell¿opera Tragedie Altea - Astianatte - Polissena di Bongianni Gratarolo (2014); ha tradotto e commentato il volume De hortorum cultura e altre opere di Giuseppe Milio Voltolina (2015); ha analizzato le rime e le prose di Diamante Medaglia Faini nel libro La Corona di Diamante (2019). Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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