Le "Novelle per un anno" rappresentano il tentativo, intrapreso da Pirandello dal 1922, di dare una sistemazione definitiva al proprio vasto patrimonio di racconti: "Una novella al giorno, per tutt'un anno, senza che dai giorni, dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità". Le tre raccolte qui presentate ("In silenzio", "Tutt'e tre", "Dal naso al cielo") abbracciano i temi cari alla tradizione pirandelliana: dall'alienazione umana all'indignazione morale, dal realismo più penetrante alla riflessione teosofica. Fino alle amare pagine di "Pena di vivere così" (1920), nella quale il personaggio della signora Léuca, ultima "figura" della poetica di Pirandello dopo Mattia Pascal e Lamberto Laudisi, esprime la profonda commozione dell'autore per la pena del vivere umano, acutizzata dalla traumatica esperienza della guerra. Introduzione di Nino Borsellino, prefazione e note di Luigi Sedita.
Le tre raccolte qui riunite ¿ In silenzio, Tutt'e tre, Dal naso al cielo ¿ appartengono al corpus delle Novelle per un anno con cui Pirandello a partire dal 1922 cercò di dare una sistemazione definitiva alla sua vasta produzione in un genere che gli era assai congeniale e che sin dal 1894 egli alternò ai romanzi e al teatro. Il progetto, rimasto incompiuto, nasceva dall'idea di riunire tutte le novelle in una sorta di grande ciclo temporale: «Una novella al giorno, per tutt'un anno, senza che dai giorni, dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità». Il patetico, il tragico, il comico quotidiano sono la materia prima di queste pagine, caratterizzate da una grande varietà di temi e abitate una ricca galleria di casi e tipi umani, di tutte le condizioni sociali, colti nelle situazioni più strane e grottesche, ma in fondo accomunati tutti, come recita il titolo di una delle novelle di questo volume, dalla «pena di vivere così». Introduzione di Nino Borsellino. Prefazione e note di Luigi Sedita.
Le tre raccolte qui riunite ¿ In silenzio, Tutt'e tre, Dal naso al cielo ¿ appartengono al corpus delle Novelle per un anno con cui Pirandello a partire dal 1922 cercò di dare una sistemazione definitiva alla sua vasta produzione in un genere che gli era assai congeniale e che sin dal 1894 egli alternò ai romanzi e al teatro. Il progetto, rimasto incompiuto, nasceva dall'idea di riunire tutte le novelle in una sorta di grande ciclo temporale: «Una novella al giorno, per tutt'un anno, senza che dai giorni, dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità». Il patetico, il tragico, il comico quotidiano sono la materia prima di queste pagine, caratterizzate da una grande varietà di temi e abitate una ricca galleria di casi e tipi umani, di tutte le condizioni sociali, colti nelle situazioni più strane e grottesche, ma in fondo accomunati tutti, come recita il titolo di una delle novelle di questo volume, dalla «pena di vivere così». Introduzione di Nino Borsellino. Prefazione e note di Luigi Sedita.