Pubblicato sul numero 2 della rivista "Orpheu" nel giugno del 1915, "Ode marittima" è un poemetto tanto profondamente legato all'eteronimo Alvaro de Campos quanto apparentemente distante dal suo creatore Fernando Pessoa. Per Pessoa infatti -così come per l'altro suo eteronimo Bernardo Soares, al quale si deve il celebre "Libro dell'inquietudine" -, guardare il Tago, il mare, l'oceano, è solitamente fonte di tristezza, di solitudine, di "saudade", di glorie passate, di - appunto - "desassosego" ('inquietudine'). Per Pessoa-Alvaro de Campos, invece, quella stessa visione diviene la molla scatenante di uno straordinario delirio che si trasforma in un'autentica epopea del mare e degli uomini che, in diverso modo e con scopi ben differenti, hanno solcato le acque del mondo intero. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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