In un ciclismo sempre più scientifico, calcolato e prevedibile, i fuggitivi rappresentano una delle ultime incognite che spingono a seguire sin dalle prime battute anche le corse il cui pronostico appare più scontato. È questa la ragione per cui tutti fanno il tifo per i fuggitivi, categoria che vede ormai in Thomas De Gendt il suo uomo simbolo. Durante la primavera del 2020, però, anche De Gendt si è trovato costretto a chiudersi in casa come milioni di persone in tutto il mondo, impossibilitato a scappare. Fedele al suo spirito ne ha approfittato per andare in fuga con un altro strumento, con le parole anziché coi pedali. Solo è una lunga avventura di strada, durante la quale il corridore belga si racconta al giornalista Jonas Heyerick, partendo dalla propria nascita e arrivando fino ai pomeriggi trascorsi a casa a coltivare le proprie passioni. Uno spaccato sincero e dettagliato sulla vita di un corridore unico, che anche nel raccontarsi non cerca di nascondersi, proprio come in corsa, senza paura di condividere con il mondo le proprio debolezze e i momenti più drammatici che la vita e il ciclismo gli hanno riservato. Ma come le corse che premiano vincitori come lui, anche in questa avventura l'imprevisto sa presentarsi anche in maniera divertente, e si scopre che la lunga carriera di De Gendt ha alternato alla durezza momenti gioiosi e incontri spassosi. Tanto che ciò che traspare dal racconto di Solo è un uomo felice, ma sempre in fuga. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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