Quello di Fabio Copiatti con la Val Grande è un legame che nel tempo si rinforza e si rinnova. Le storie raccolte in questo libro ci portano su una delle cime più imporanti e iconiche di questa valle: il Pizzo Marona. Il suo nome è associato soprattutto ai tragici eventi del rastrellamento del 1944, ma con questo libro Fabio Copiatti ci accompagna in un viaggio a ritroso nel tempo: siamo circa a metà dell'Ottocento e la cima è meta soprattutto di pastori, di devoti e dei primi alpinisti-esploratori. Qui la vetta è ancora la dimora degli dei - e l'autore ci racconta infatti la storia di questo monte come luogo di devozione - mentre la vita delle persone si svolge soprattutto nei villaggi e negli alpeggi ai suoi piedi. Si sale in cima tutt'al più il per adempiere un voto, per una processione, o per chiedere un miracolo; ma la montagna è anche un luogo tenebroso, inquietante, capace di provocare la vertigine, generare fantasmi e infine di dare la morte. Una lettura imperdibile per gli appassionati di questi luoghi ma anche un modo insolito per avvicinarsi e iniziare a conoscere questa terra dai mille volti. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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