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  • Format: ePub

Una giovane ragazza bionda viene trovata sgozzata nella campagna retrostante una famosa discoteca del riminese. Accanto, con la testa fracassata, giace il suo assassino. Lui ha ucciso lei, ma chi ha ucciso lui? Il Maresciallo Maggio, di stanza a Viserba, dovrà sfidare molti luoghi comuni, e sarà il suo istinto a fargli scoprire retroscena impensabili. Più testimone che protagonista, Maggio si muove in una Riviera ambigua e pericolosa, sempre orientandosi con la sua coscienza. "Nulla è più ingannevole dell'evidenza", sostiene un adagio: il delitto scatena la fantasia dei mezzi di comunicazione,…mehr

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Produktbeschreibung
Una giovane ragazza bionda viene trovata sgozzata nella campagna retrostante una famosa discoteca del riminese. Accanto, con la testa fracassata, giace il suo assassino. Lui ha ucciso lei, ma chi ha ucciso lui? Il Maresciallo Maggio, di stanza a Viserba, dovrà sfidare molti luoghi comuni, e sarà il suo istinto a fargli scoprire retroscena impensabili. Più testimone che protagonista, Maggio si muove in una Riviera ambigua e pericolosa, sempre orientandosi con la sua coscienza. "Nulla è più ingannevole dell'evidenza", sostiene un adagio: il delitto scatena la fantasia dei mezzi di comunicazione, che cercano di soddisfare il desiderio del pubblico alla facile commozione più che compiere il loro primo dovere, cioè informare.In conseguenza della pressione, gli organi di giustizia si sentono spinti ad agire per mostrare i risultati delle loro azioni. Ma questa pressione, tanto è indebita, causa indebite conseguenze. Il Maresciallo Maggio, metodico e riflessivo, vuole superare l'ipocrisia del mondo accelerato che viviamo, fatto di convenzioni sociali molto difficili da scalfire. Il personaggio, già protagonista di tre racconti, ha esordito nel Giallo Mondadori n. 3061 (luglio 2012), ma i lettori hanno dovuto attendere questa storia per conoscerne il nome. È una novità nel panorama giallistico nostrano, popolato di magistrati e poliziotti, in cui il ruolo del maresciallo è confinato a comprimario. Qui viene proposta una versione adulta del maresciallo, un personaggio a pieno titolo (dalle recensioni). Il Maresciallo Maggio è protagonista in cinque libri nella serie "I Racconti della Riviera": #1: Doppio Omicidio per il Maresciallo Maggio #2: C'è Sempre un Motivo, Maresciallo Maggio! (prequel) #3: Gioco Pericoloso, Maresciallo Maggio! #4: Affari Sporchi, Maresciallo Maggio" #5: L'Eroe Dello stesso autore: La Scelta (romanzo storico) Qualcuno che ti protegga (romanzo di formazione) Calciopoli ovvero l'Elogio dell'Inconsistenza (graphic-novel)


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Autorenporträt
Francesco Zampa (1964) lives and works in Middle Italy.
Books, cinema, graphic novels.
Self-publisher from 2012.

Quando varcai per la prima volta la soglia di questa vecchia casa, così mi sembrava di primo acchitto, quasi uno stabile ex-Anas, con in mano il foglio di viaggio della mia prima destinazione, era notte fonda, ero stanchissimo (e così anche il piantone che mi aprì) perché
c'era voluto tutto il giorno da Bologna per smistare le nuove assegnazioni, e non ebbi molto tempo per apprezzare, o per iniziare a farlo, l'edificio nel quale ero appena stato accolto.
A dire la verità, per un curioso gioco del destino, anche l'anno prima ci ero entrato quasi per caso, ma era stata una faccenda di pochi minuti, ero un turista qualsiasi e tutto pensavo meno che di lì a dodici mesi sarei tornato a vivere proprio lì. Il piantone, dicevo, e un paio di volontari assonnati ma ben disponibili, approntarono in quattro e quattr'otto una branda, e tirarono fuori un paio di lenzuola pulite. A quell'ora, altro non si poteva pretendere: mi piazzarono in mensa, buonanotte e arrivederci. L'indomani mattina ebbi finalmente il mio posto letto, un armadio, una scarpiera e un comodino. Mentre mi sistemavo, mi guardai intorno. Le pareti bianchi ingessate e semigrezze, e una piccola scrostatura che rivelava il rivestimento interno di cannette. Il pavimento in cotto con dossi ai lati e cunette al centro, quasi un viottolo di campagna. Alzai la testa, le volte arcuate. Battei un piede, il solaio tremava. E poi, le porte con specchio imperfette, le finestre in legno riverniciato da un po' e le persiane affaticate dall'erosione della salsedine. Era maggio, e di lì a qualche mese avrei apprezzato anche gli spifferi potenti che si insinuavano da spiragli insospettabili.
Scesi al piano di sotto per le scale in pietra serena (o porfido, chissà) con la ringhiera in ferro battuto. Sfiorai il portoncino di ingresso il cui vetro satinato e lavorato doveva essere lo stesso da qualche decennio. Nei due uffici, le Olivetti Linea 98 e gli schedari avevano qualcosa di antico e romantico ma erano senza dubbio intrusi. Il secondo, quello del comandante, dava a levante ed era esattamente sotto la mia stanza. A proposito, credo che la vista sul mare fosse una cosa riservata a pochi anche tra i riminesi.
Forse fu lì che mi accorsi che quello non era un semplice presidio, e non solo una splendida villetta adibita a caserma forse in maniera un po' frettolosa. Si...