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  • Format: ePub

Questo libro, uscito per la prima volta nel 1980 e arricchito da diverse nuove edizioni, è un classico degli studi sulla sofferenza causata dal lavoro. A oltre quarant'anni di distanza, nonostante l'intensificazione del dibattito nello spazio pubblico su tale tema, la condizione psichica dei lavoratori non è per niente migliorata. Al contrario, il suo continuo deterioramento è la prova della mancanza di volontà da parte delle imprese e delle istituzioni di cambiare la situazione. Christophe Dejours, da tempo riconosciuto come una delle voci più autorevoli in questo campo di ricerca, ha…mehr

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Produktbeschreibung
Questo libro, uscito per la prima volta nel 1980 e arricchito da diverse nuove edizioni, è un classico degli studi sulla sofferenza causata dal lavoro. A oltre quarant'anni di distanza, nonostante l'intensificazione del dibattito nello spazio pubblico su tale tema, la condizione psichica dei lavoratori non è per niente migliorata. Al contrario, il suo continuo deterioramento è la prova della mancanza di volontà da parte delle imprese e delle istituzioni di cambiare la situazione. Christophe Dejours, da tempo riconosciuto come una delle voci più autorevoli in questo campo di ricerca, ha anticipato il destino del lavoro nell'epoca neoliberale e la vertiginosa crescita delle sue psicopatologie, fino ad arrivare ai numerosi e ricorrenti casi di suicidio. Perciò il testo, per la prima volta disponibile per il pubblico italiano, è indubbiamente sempre più attuale. «Come capirà rapidamente il lettore, questo libro, pieno di riscritture e ripensamenti, mostra che il rapporto tra lavoro e salute mentale non può prescindere dalla questione del potere, né dalla specifica struttura psichica di ogni persona, dai suoi bisogni, dai suoi desideri, dalle sue aspirazioni e dal modo in cui l'organizzazione del lavoro a esse si attaglia o meno. [...] Non può esserci salute se il lavoro non ha un senso sociale e collettivo. Quando queste condizioni vengono a mancare - quando la dignità viene progressivamente erosa - il lavoro diventa terreno fertile per la malattia» dall'introduzione di Francesca Coin

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Autorenporträt
Christophe Dejours è psichiatra e psicoanalista, dirige l'Institut de recherche en psychodynamique du travail. È uno dei principali studiosi delle trasformazioni contemporanee del mondo del lavoro e delle sue patologie. Tra le sue pubblicazioni in italiano: Lavoro vivo (2020), L'ingranaggio siamo noi. Lavoro e banalizzazione dell'ingiustizia sociale (2021), Si può scegliere. Soffrire al lavoro non è una fatalità (2021), Pratica della democrazia (2024). Travail, usure mentale è il suo libro fondamentale.