Può un museo, una galleria, un sito legato al patrimonio artistico, diventare luogo deputato a ospitare incontri di giustizia riparativa, di mediazione di conflitti, o di ascolto delle vittime? Questa la domanda a cui il libro vuole rispondere in modo affermativo, documentando un percorso nato a Bergamo e frutto di una lunga elaborazione. Assunto da cui partire è che il museo è definito come un'istituzione permanente al servizio della società: questa affermazione racconta un'idea di cultura come elemento che innerva la collettività, la sostiene, ne accoglie le inquietudini, la sollecita ad aprirsi alla complessità, la spinge a farsi domande e a trovare nel patrimonio culturale delle risorse per leggere il presente e l'umano. L'opera d'arte, nata come dispositivo comunicativo di pensieri, sentimenti, convinzioni, può diventare alleata strategica di situazioni in cui è importante attivare una relazione in grado di farsi carico di sofferenze, disuguaglianze, ingiustizie e offese, così come un luogo della cultura, allestito con cura e suggestivo, può essere un setting in grado stemperare le tensioni, accogliere nel segno della piacevolezza, creare le condizioni migliori per affrontare percorsi faticosi. Opere di riconciliazione, a cura di Giovanna Brambilla, desidera mettere a disposizione di professionalità diverse - da chi lavora nei musei tra curatela ed educazione al patrimonio a chi si occupa di mediazione umanistica, da chi opera nella giustizia riparativa a chi ha a che fare con situazioni di violenza e conflitti - uno strumento che incoraggia il dialogo con l'arte. Pensato come una cassetta degli attrezzi, contiene la descrizione del progetto, i suoi fondamenti, le schede relative alle opere di artisti e artiste coinvolti, e le riflessioni legate alla relazione tra la mediazione umanistica, la giustizia riparativa e la funzione dell'arte. Giovanna Brambilla, storica dell'arte, esperta in educazione e mediazione del patrimonio culturale, lavora con particolare cura alle tematiche dell'accessibilità nei musei e alla relazione con i visitatori, con il pubblico potenziale e il non pubblico. Socia ICOM, collabora come Responsabile progetti territoriali e audience development con la Direzione regionale Musei Lombardia ed è membro della knowledge community del Cultural Welfare Centre di Torino con focus su musei, accoglienza e benessere. È autrice di numerose pubblicazioni dedicate all'educazione al patrimonio e ai temi degli intrecci tra iconografia, religione e società, tra cui Mettere al mondo il mondo. Immagini per una rinascita, Vita e Pensiero, Milano, 2021.
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