Beatrice Primerano presenta la figura di Piero Calamandrei, l'intellettuale che ha voluto lasciare al Museo storico di Trento memorie e immagini degli anni della sua formazione. Sono i tempi della Grande guerra, vissuta dall'intellettuale fiorentino da ufficiale del Tribunale militare, guerra i cui echi ritornano in questo doloroso avvio del terzo millennio; da qui l'attualità del lavoro dell'autrice che riserva ampio spazio alle riflessioni di Calamandrei sulle conseguenze di mutamenti prodotti dalla guerra quali la perdita di centralità del Parlamento o la negazione dell'autonomia ai Sudtirolesi. Le tappe della narrazione successive alla Grande guerra vedono Calamandrei sempre in primo piano, a partire dall'uccisione di Giacomo Matteotti, in tutte le battaglie di libertà; per un trentennio viene documentato dall'autrice il sodalizio fra Calamandrei e l'ambiente battistiano (Bice Rizzi, Gaetano Salvemini, Ernesta Bittanti) in particolare sul tema delle autonomie negate ai Sudtirolesi. Gli scritti letterari di Calamandrei, posti in chiusura del volume testimoniano del sodalizio fra uno dei padri della Costituzione repubblicana e la città di Trento. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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