«Sulla prima linea del fronte non ci sono atei», dice monsignor Jan Sobilo, vescovo ausiliare della diocesi di Charkiv-Zaporizhzhia. In questo libro l'autrice, inviata di Famiglia Cristiana in Ucraina, ha raccolto le storie di uomini e donne, laici e religiosi, che raccontano la fede cattolica vissuta al tempo della guerra, sotto i bombardamenti: vescovi e sacerdoti, profughi, soldati, studenti, insegnanti, operatori sociali, politici e amministratori locali, compresa la voce di persone di fede ortodossa, a proposito del dramma che stanno vivendo. Da Zaporizhzhia, città del Sud-est ucraino sede della centrale nucleare più grande d'Europa, a Chernihiv, vicina al confine con la Bielorussia; da Leopoli, frontiera dell'Europa e culla del cattolicesimo ucraino, alla capitale Kyiv.
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