A furmicalora, il formicaio, è la metafora di un¿umanità brulicante, che conduce la propria esistenza all¿interno di una società chiusa, marginale ed emarginata. I tanti personaggi che affollano le pagine sono sorpresi nella loro quotidianità, vissuta tra mille stenti in un piccolo paese della Sicilia del primo Novecento. In questo microcosmo la povertà si coniuga con l¿ignoranza e la superstizione, il sentimento religioso convive con credenze e rituali legati a forze occulte e il controllo sociale condiziona fortemente la libertà personale. La donna, in particolare, è pressoché impedita ad autodeterminarsi in quanto sottoposta all¿autorità del maschio di famiglia sia esso padre, marito o fratello. È all¿interno di questa società patriarcale che Marietta vive la sua condizione di ragazza violentata, incinta e senza speranza. Tante storie si intrecciano alla sua e insieme concorrono a rappresentare il vissuto sociale di un piccolo centro agricolo di fatto sospeso nel tempo, un anacronismo storico come tanti altri presenti in Sicilia fino al secondo dopoguerra. La civiltà contadina, che fa da sfondo alla narrazione, ne diventa protagonista. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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