L'Afghanistan di Malalai, Belquis, Maryam, Selay, Farzane, Andeisha, Pari e mille e altre mille come loro è fatto di ideali, sogni e cose molto concrete. Iniziative che solo donne coraggiosissime, impegnate al limite del sacrificio, possono perseguire nel paese dei Warlords, delle invasioni e della guerra perpetua. Queste donne parlano e creano. Organizzano e gestiscono alloggi per orfani, apparati di sostegno ai familiari delle vittime di interminabili conflitti civili e internazionali, scuole d'istruzione e di avviamento al lavoro, case rifugio per sfortunate schiacciate dalla spirale di persecuzione e violenza. Con tali strutture provano a costruire un'altra nazione, lontana dalle ingerenze delle potenze occidentali portatrici di morte; libera dalle angherie e dalla corruzione dei Signori della guerra; emancipata dall'oscurantismo fondamentalista e dalla tradizione tribale che soffoca l'esistenza femminile. Gli omicidi, gli attentati, le minacce cui queste donne sono sottoposte e che tuttora le perseguitano non ne limitano idee e azione. Loro sono il fiero volto di un altro Afghanistan che resiste e cerca la sua storia. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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