Alessandro Vittadello fu comunista, partigiano e imprenditore. Intuendo che la sartoria personalizzata era ormai al tramonto, aveva puntato fin dagli anni Trenta sulle confezioni in serie, aprendo il primo negozio a Venezia, e dando vita nel dopoguerra a un'azienda che sarebbe arrivata a occupare un migliaio di persone. Negli anni '50 e '60 diede lavoro a persone discriminate in altri contesti lavorativi e cercò di favorire il benessere dei dipendenti, per i quali venivano organizzate gite e uscite culturali, momenti di festa e conviviali. Tuttavia, l'ambiente economico e finanziario gli era ostile e alla fine degli anni Sessanta le difficoltà finanziarie portarono alla cessione dell'azienda alla Châtillon-Montedison. Seguirono gli scioperi, le trattative, l'occupazione, ma tutto fu inutile e i lavoratori dovettero accettare condizioni capestro oppure trovarsi un altro posto. Carla De Lazzari - che lavorò per lui negli uffici amministrativi dell'azienda - ne racconta la vicenda a partire dai propri ricordi e documenti, integrandoli con le testimonianze di molti altri colleghi. Un modo per tenerne viva la memoria e per dare valore e senso alla propria esperienza. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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