Enrico Gallina, piemontese, nato tra le colline delle Langhe, alpino della Divisione Cuneense partì per il fronte russo sul Don nell'agosto del 1942. Questo libro contiene le sue 96 lettere inviate alla famiglia, grazie alle quali è possibile ripercorrere le sue esperienze, le sensazioni e le preoccupazioni vissute in quel periodo. A inizio gennaio del 1943 Enrico Gallina fu catturato con i resti della Divisione e, dopo essere sopravvissuto alla marcia del Davai, morì nel campo di prigionia sovietico numero 56 di Uciostoie. La vicenda è ricostruita anche grazie alle testimonianze di altri alpini reduci di guerra. Settimio Giordano, compagno di Enrico, che raccontò della tragedia di Russia al figlio Giovanni. Secondo Amerio, compaesano, che al figlio Giuseppe narrò di quelle settimane di guerra, paura, fame, morte e disperazione. Infine la trascrizione del diario integrale delle memorie del reduce di Russia Andrea Murialdo del Battaglione Ceva, una delle unità decimate nella seconda metà del gennaio 1943 a Nowo Postojalowka. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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