Quando Guglielmo Bianchi e Lucia Rodocanachi si conoscono, all'inizio degli anni Trenta, lui vive tra Lavagna, Genova e Parigi, è un poeta e un artista "furibondo di gloria", un dandy che aspetta la sua consacrazione. Lei invece è la musa, instancabile motore di ispirazione creativa, degli "amici poeti degli anni Trenta" che si riuniscono nella casa che divide insieme al marito pittore ad Arenzano: tra gli altri Eugenio Montale, Camillo Sbarbaro, Carlo Bo, Adriano Grande, Gianna Manzini. L'amicizia che da subito lega Bianchi e Rodocanachi sfocia in una corrispondenza che copre un decennio fondamentale per la Storia collettiva e la loro storia personale. Le 34 lettere scelte si snodano in un arco temporale che va dal 1937 al 1947: in questi anni Bianchi si consuma in un'esistenza inquieta, causa ed effetto di un successo mai raggiunto; Lucia legge, studia, traduce - spesso su commissione al servizio di penne importanti. E scrive. Questa raccolta mira a ricostruire l'humus artistico e letterario che contribuì a dare vita a una stagione culturale irripetibile per la Liguria dei primi del Novecento e a conoscere la storia, intellettuale e umana, di due artisti da riscoprire. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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