Definito da Eugenio Montale "un racconto perfetto", Casa d'altri ci immerge nell'aspro paesaggio dell'Appennino emiliano, da cui affiorano due figure desolate: Zelinda, un'anziana donna che conduce una misera esistenza da lavandaia, e Doctor Ironicus (come lo chiamavano da giovane in seminario), un prete di montagna che con rassegnazione assiste alle sagre e celebra matrimoni alla buona. Una domanda cruciale sull'esistenza li tormenta, difficile da pronunciare e priva di risposte consolatorie. La scrittura di Silvio D'Arzo qui e nelle altre storie che compongono la raccolta - tra cui Piccolo mondo degli umili, Una storia così, Fine di Mirco, L'aria della sera, Un ragazzo d'altri tempi - trova nell'oscillazione tra Arcadia e Cronaca la soluzione a un problema che accomuna tutti gli autori della sua generazione: raccontare la società del tempo senza impoverirla e senza impoverirsi. Racconti di inesauribile ricchezza, presentati in una nuova edizione a cent'anni dalla nascita di questo autore unico. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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