"Circe Anime Semplici Medea" col sottotitolo Drammaturgie dello specchio, contiene tre testi teatrali dedicati a due donne del mito, Circe e Medea e alla mistica Marguerite Porete che all'inizio del 1300 preferì morire sul rogo, piuttosto che rinnegare il suo scritto su "Lo specchio delle anime semplici". Come scrive Rodolfo Sacchettini nella sua introduzione, quello di Ilaria Drago è un teatro spirituale e di poesia in cui i personaggi interpretati travalicano il tempo, per diventare specchio di inquietudini a noi contemporanee. Antonio Cipriani, nella postfazione molto poetica, ricorda come il teatro di Ilaria Drago "tramuta il sogno in parole e le parole in magia, in forme e suoni sin da prima, sin dall'inizio di tutto, destinati come siamo a restituire il puro alla purezza...". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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