Codice Canalini, uno strano ircocervo tra memoir, pamphlet, manuale e biografia. Giulio Milani ci fa entrare a mitra spianato dentro la fucina Transeuropa dove sono stati cucinati come metanfetamine editoriali piccoli classici nati prima di Instagram, prima di TikTok, prima dei dissing virali. Eppure c'era già tutto, anche se non lo sapevamo. Incipit: 'A parte tutte le storie: Massimo Canalini genio assoluto, punk delle lettere, talento ribelle, guru dell'editoria, irregolare, arruffone e blablabla, lui prima di tutto è Transeuropa editore e tutti i suoi autori, che sono passati dal pubblicare per una piccola realtà editoriale alle case editrici più prestigiose dentro e fuori il Bel Paese, devono gran parte del loro successo, della loro consapevolezza, dell'attenzione del mondo editoriale a quell'uomo alto e allampanato che vagava per convegni facendo slalom letterari in mezzo a Gianni Celati, Vattimo, Guglielmi, Leonetti, Siti, Sanguineti e compagnia cantante. Tra le millanta sigarette al giorno e tutto il resto, Massimo Canalini aveva una sua speciale concezione del mondo artistico e letterario. Aveva una visione'. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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