Queste sono storie di lentezze ed esplorazioni sul filo dei confini: le unisce il colore blu del cielo e dell'acqua, il ritmo lento del passo, del pedale o della pagaia e lo spirito della soglia che hanno nel sangue i nordestini. Dal Friuli alla Slovenia, dalla Venezia Giulia alla Dalmazia, Emilio Rigatti monta in sella, dà colpi di pagaia, cammina. Il suo è un viaggiare consapevolmente, nel mondo ma a bordo di se stesso, "macchina" a ossigeno e a energia umana. Pedalando ci racconta il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia; a bordo del suo kayak fila sul ricamo delle onde e colma la distanza da Trieste a Zara; ascoltando il battito dei suoi piedi insegue il corso dell'Isonzo dalla sorgente al mare; sul filo del respiro, calpesta il suolo con l'andatura del maratoneta, ruminando pensieri e ricordi, campi e balconi. Va a basso ritmo, lo sguardo acuto, la sensibilità slow che si accende di curiosità e fiuta il vento dei ricordi e delle storie. Le sue erranze raccontano incontri e scontri nel corso di un andamento lento che regala momenti di avventura pura, lontana dai fasti televisivi e dalle dinamiche del mondo globalizzato. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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