Patria», oggi, è una parola proibita. Nel mondo sconfinato e senza misura della globalizzazione, l¿imperativo è quello di cancellare ogni limite, ogni confine, ogni legame con il passato. La legge ferrea del nostro tempo è l¿immunità, che è il contrario della comunità: siamo destinati a essere individui soli, isolati, in balia di forze più grandi alle quali ci viene chiesto di sottometterci. Ma non tutto è perduto: una rivoluzione è ancora possibile. Conservare l¿anima è un manuale rivolto a chi non ha intenzione di arrendersi, a chi non si rassegna a obbedire, a chi è intenzionato a contrastare il pensiero dominante. A queste persone spetta il compito di difendere quello che abbiamo di più importante e di più sacro: il patrimonio lasciato in eredità da chi ci ha preceduto. Un patrimonio che va coltivato, preservato e passato alle generazioni che verranno, in modo da mantenere viva l¿anima del popolo italiano. Di questi tempi, dichiararsi ribelli va molto di moda, ma quella che viene proposta è una ribellione plastificata, è un invito a dare libero sfogo al desiderio selvaggio. Il vero ribelle, invece, deve diventare un rivoluzionario, non deve aver paura di sfidare i luoghi comuni, non deve temere di pronunciare parole considerate pericolose. Il vero ribelle, oggi, non può non essere un patriota. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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