In "Consumazioni al tavolo", il romanzo di esordio di Gilberto Severini, si torna all'estate di "Tunnel of Love" e "Bette Davis Eyes". Alberto, Gianni, Paolo e Paola, amici di lunga data, ma ora dispersi in vite lontane, si ritrovano nelle Marche per una vacanza colta, tra mare, teatro sperimentale, colazioni al bar e musica dall'autoradio. Sono stati adolescenti e ragazzi negli stessi anni e negli stessi luoghi, e ora che sono vicino ai quaranta devono affrontare antiche intimità e nuove distanze, recriminazioni e dolori, a fatica sepolti nel nome dell'amicizia e della consuetudine. L'incontro con un estraneo, Roberto, un diciottenne con le astuzie della sua età e con le incertezze di una vita ancora giovane, condurrà a una resa dei conti dagli effetti imprevisti. In "Sentiamoci qualche volta", seconda prova narrativa dell'autore marchigiano, A. riceve e scrive lettere ad Andrea, un amico della giovinezza che, superati i quarant'anni, si è convinto di aver sprecato la vita per essersi sposato con Laura senza averla mai amata, ma soprattutto per aver represso i propri veri desideri. All'apparenza un dialogo innocuo su vantaggi o complicazioni della vita in solitudine, in realtà, pagina dopo pagina, un impietoso scavo nel passato più intimo e privato dei due protagonisti, capace di rivelarne dolori, impotenze e speranze tradite. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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