Perché ogni critica, credo, penso, sento, deve essere fatta dai ranghi rivoluzionari. Senza concessioni al nemico. Non credo assolutamente in quella "sinistra" accademica che critica il processo bolivariano in cambio di una borsa di studio, di un lavoretto, di cinque minuti nella TV di sistema.Le critiche e le opinioni polemiche contenute in questo libro vanno in un'altra direzione. Sono molto diverse. Non invitano il processo bolivariano a "moderarsi", a "smettere di essere autoritario", insomma... a passare una volta per tutte ai ranghi appiccicosi della socialdemocrazia e del neocapitalismo.Al contrario! Qui si propone una via d'uscita verso l'approfondimento del processo bolivariano sulla strada del socialismo. Mano nella mano con Chávez e Che Guevara, quei "demoni" tanto disprezzati dalla sinistra accademica, opportunista e accomodante.Prefazione di Néstor Kohan
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