Un reportage nella Cuba che pensiamo non ci sia più e che invece è lì, forte. Sorridente. Come gli occhi dei cubani de L'Avana, Guantánamo, Cinfuegos, Trinidad, Varadero, Gibara, Santa Clara e Santiago. Le città di questo viaggio: un reportage narrativo, una strada che racconta storie. Si parte da Lisbona, attraverso Mosca, l'hub dei cubani d'Europa che tornano nella loro terra, e si conclude con un viaggio di 900 chilometri su un'auto del 1946 da Santiago de Cuba a L'Avana. La Cuba che cambia e la Cuba attaccata alle sue radici: il viaggio inizia con Mick Jagger e finisce con due milioni di persone per strada nella notte della morte di Fidel Castro. Storie di vita che parlano di musica, amore e politica, aneddoti del passato che si mischiano con la voglia di futuro. Ma Cuba è anche turismo e sono i cubani stessi a presentare le perle delle loro zone, fuori dalle rotte turistiche. È una strada, quella qui raccontata, che tra case coloniali e fango, si snoda tra gloriosi fantasmi della storia, villaggi e portici dove ogni bocca è la bocca di un poeta. Così la Cuba amata da Obama e JayZ scopre di conservare quella misteriosa verginità che il mondo le invidia. Prefazione di Stefano "Cisco" Bellotti. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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