La storia che qui si ricostruisce di Eusebio, Vitale, Pietro, Emilia, Louise, Gisella Giambone è quella di uomini e donne che le grandi, a tratti terribili, vicende del Novecento hanno trasformato in protagonisti assoluti del proprio destino. È la storia di una famiglia proletaria comunista che emigra da un piccolo paese piemontese, lambisce New York, si sviluppa nella Torino del biennio rosso e si radica a Lione, dove nel 1922 Eusebio e Vitale sono costretti a riparare per sfuggire alle persecuzioni fasciste, lavorano in fabbrica e militano nei gruppi italiani del PCF. Eusebio diventa dirigente nazionale dell'Unione popolare italiana. Vitale va a combattere in Spagna in difesa della repubblica e qui muore nel 1937. L'epilogo della storia è in Italia: Eusebio dopo mesi di dura prigionia nel campo francese del Vernet viene internato in Irpinia e alla vigilia dell'8 settembre 1943 raggiunge Torino. Diventa un dirigente della Resistenza e rappresenta il PCI nel primo Comitato militare del CLN. Catturato, viene processato e fucilato con altri sette all'alba del 5 aprile 1944. Tra le ultime lettere ai familiari, una è rivolta alla figlia tredicenne: 'Il tuo papà è stato condannato a morte per le sue idee di Giustizia ed Eguaglianza [...] La vita vale di essere vissuta quando si ha un ideale, quando si vive onestamente, quando si ha l'ambizione di essere non solo utili a sé stessi ma a tutta l'umanità'. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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