Hayat è cresciuta a Suweida, nel sud della Siria, con i genitori e i fratelli, nell'era del potere degli Assad. Il suo mondo è quello dei riti, della spiritualità e della ricerca affannosa dell'acqua diffuse nella comunità drusa. La siccità che affligge la città, dove per tradizione si lavora il basalto, si è trasformata da tempo in aridità e oppressione politica dettata dal partito unico. Hayat, innamorata da sempre di Nasser è condannata a sposarsi un uomo che non ama, avere dei figli e vivere un matrimonio senza amore con il marito Khalil. Dopo vent'anni Nasser ritornerà reduce da un lungo esilio a Bucarest, per la sua militanza nell'Olp, il loro amore avrà una breve fiammata, ma Hayat si renderà conto che è troppo tardi per amare e sfuggire alla vita vissuta. La ricerca dell'acqua e la sete di vivere di Hayat sono il filo conduttore di questo romanzo corale e intenso di Najat ¿Abd al-Samad. Attraverso le vicende della protagonista potremo ripercorrere le dure condizioni ambientali, la soggezione imposta alle donne, le lotte politiche degli ultimi cinquant'anni in Siria. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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