È già avvenuto nel passato che nuove condizioni tecnologiche abbiano cambiato profondamente l'umano e la nostra concezione di esso. Anche l'intelligenza artificiale modificherà non solo il modo in cui conosciamo e interagiamo, ma anche la nostra visione di che cosa significhi essere pienamente umani: molte funzioni cognitive non rientreranno più nella nostra esclusiva competenza, e ci troveremo sempre più a collaborare con macchine intelligenti, governando queste ultime, ma anche soggetti alla loro influenza. Il libro analizza questo tema dal punto di vista delle decisioni giuridiche pubbliche nell'amministrazione della giustizia. È qui, infatti, che l'utilizzo dell'IA solleva le maggiori obiezioni, perché il diritto è alla base della nostra convivenza, quale tecnica per il governo della società e la soluzione delle controversie. Senza sminuire gli enormi dilemmi, etici e giuridici, che l'IA pone anche al diritto e alla giustizia, né i rischi che ne conseguono, queste pagine offrono una descrizione accurata dello stato dell'arte, indicando nel dialogo operativo e professionale basato su un'informazione corretta la via virtuosa per garantirci i migliori risultati nell'uso dell'IA, oggi e nel futuro. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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