Il "Discorso sulla licantropia" di Jean Beauvoys de Chauvincourt risale al 1599. L'opera, anche se oggi si crede che il "loup-garou" sia soltanto un'invenzione del cinema, resta un documento insostituibile per capire le credenze sul "lupo-umano" agli inizi dell'era moderna. Beauvoys de Chauvincourt ci restituisce quel che il suo tempo credeva del licantropo, rivelando ancestrali credenze ai suoi contemporanei, soggetti a una forma di ossessione collettiva. A noi, semplicemente, ricorda le trasformazioni a cui sono soggetti gli uomini: anche nell'era della tecnologia più avanzata esse avvengono e ogni giorno lo constatiamo. Il "loup-garou" modificava la propria natura, noi diventiamo altri lupi per i nostri simili. Un tempo si azzannava, oggi si colpisce per sopravvivere: è questa la regola che ci insegnano i tempi di crisi. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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