Francesco Graziano tra il 1916 e il 1917 è stato impiegato come aspirante medico prima con gli alpini del battaglione Cervino e successivamente con i fanti delle brigate Pistoia e Siracusa. Nel suo diario ha illustrato la sua partecipazione ad alcuni degli episodi più cruenti succedutisi nel settore del Pasubio e sul Carso, e ha riportato la narrazione incalzante e carica di sgomento dello sbandamento che ha coinvolto militari e civili in seguito al rovescio di Caporetto. Ha inoltre descritto la sua esperienza di prigioniero costretto a subire la fame e le umiliazioni inflitte nei lager tedeschi, svelando poi come gli ufficiali rientrati in Italia dalla prigionia siano stati sottoposti a un'istruttoria oltraggiosa che doveva fugare il sospetto che gravava indistintamente su tutti loro: di essere caduti nelle mani del nemico per codardia. Ha infine esposto i motivi per i quali nel dopoguerra una larga parte dei reduci è stata colta da un forte sentimento di disinganno. Il diario originale è stato pubblicato nel 1925 in Brasile. Ha così evitato di incorrere nella censura italiana che proprio in quel periodo interveniva sulle opere che raccontavano la verità sulla guerra. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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