Durante il Ventennio gli italiani scrissero al duce milioni fra lettere, telegrammi e cartoline. Migliaia di tali missive sono oggi custodite presso l'Archivio Centrale dello Stato, in un fondo che stranamente è stato poco o per nulla esplorato dagli storici. Eppure, considerando il loro carattere disinteressato, quelle lettere ci rivelano quanto sia stato pervasivo il mito e il culto del duce in una parte del popolo italiano e come sia stato da essa vissuto nel periodo 1930-1943. C'è l'ammiratore che mette a disposizione il suo naso qualora il Duce ne avesse avuto bisogno dopo un fallito attentato; i parroci che salutavano in lui il "difensore della civiltà romana e cristiana"; i piccoli balilla, le suore, e i genitori che offrono il loro figlio appena nato come futuro braccio al servizio del Duce. Frutto di una inedita ricerca d'archivio, questo libro è una testimonianza di come eravamo, e ci fa capire, più di molti saggi accademici, come e perché gli italiani hanno creduto alla più grande illusione del Novecento. Prefazione di Mario Avagliano. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
Bitte wählen Sie Ihr Anliegen aus.
Rechnungen
Retourenschein anfordern
Bestellstatus
Storno