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La parola Povertà ha una caratteristica universale che trascende i confini regionali, nazionali e divisi. È opinione comune che la povertà sia antica quanto la "civiltà". Non c'è da stupirsi se, nel corso degli anni, i diversi governi nigeriani hanno messo in atto numerosi programmi di riduzione della povertà. Tuttavia, è evidente che questi programmi non hanno risolto la situazione nel Paese. I beneficiari di alcuni di questi programmi hanno la sensazione che le strutture politiche deliberate che privano i poveri dei loro diritti politici ed economici siano responsabili del fallimento dei…mehr

Produktbeschreibung
La parola Povertà ha una caratteristica universale che trascende i confini regionali, nazionali e divisi. È opinione comune che la povertà sia antica quanto la "civiltà". Non c'è da stupirsi se, nel corso degli anni, i diversi governi nigeriani hanno messo in atto numerosi programmi di riduzione della povertà. Tuttavia, è evidente che questi programmi non hanno risolto la situazione nel Paese. I beneficiari di alcuni di questi programmi hanno la sensazione che le strutture politiche deliberate che privano i poveri dei loro diritti politici ed economici siano responsabili del fallimento dei programmi. In effetti è diventato molto chiaro che, affinché il governo riesca nel suo intento, è molto importante imparare la cultura e le regole nascoste delle persone in povertà. La domanda che ci si pone è quindi: quale preparazione emotiva è necessaria perché le persone possano uscire da un ciclo generazionale di povertà e, in ultima analisi, uscire dall'impoverimento.
Autorenporträt
Roseline ha recentemente completato il dottorato in Promozione ed educazione alla salute presso l'Università di Cincinnati e ha conseguito un master presso la Miami University di Oxford, negli Stati Uniti. Madre di due figli, Roseline è originaria della Nigeria settentrionale. È un'accanita sostenitrice della riduzione della povertà attingendo al patrimonio di conoscenze delle comunità locali.