La memoria visuale associa i ricordi personali e collettivi a precise immagini di eventi periodizzanti della storia degli individui e delle comunità e può esprimersi attraverso forme, linguaggi e dispositivi differenti, con fisionomie narrative profondamente difformi. Il libro parla della memoria fotografica della Resistenza italiana: alla sua formazione hanno concorso i numerosi scatti realizzati durante il secondo conflitto mondiale e nell¿immediato dopoguerra, le cui storie devono però essere in gran parte scritte. Esso si concentra in particolare sull¿uso delle riprese fotografiche dopo il 25 aprile, quando mostre, archivi, album e raccolte personali iniziarono a produrre vari racconti del passato, che gli storici di solito analizzano separatamente. Soffermandosi sullo studio di un caso ¿ l¿attuale Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti ¿ la ricerca ha provato a esaminare insieme le rappresentazioni pubbliche, i ricordi collettivi e le varie forme di auto-narrazione, con l¿obiettivo di ricostruire i piani di scambio, di intersezione e di coesistenza tra la funzione pubblica e la destinazione privata del ricordo per immagini della lotta di Liberazione. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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