Qual è il rapporto tra gli uomini ed i loro amici a 4 zampe? Cosa c'è dietro l'amore per gli animali domestici? Migliori amici, cani e gatti (ma non solo, anche coniglietti nani, pappagalli, ecc.), oggi vengono amati come figli. Perché abbiamo tanto bisogno di loro? C'è un'origine biologica nell'amore per il nostro "pelosetto"? E cosa succede nel cervello quando si interagisce col proprio animale domestico? L'autrice l'ha domandato a giornaliste e wags che hanno raccontato aneddoti speciali della loro esperienza di vita vissuta. Il cane è sempre stato "il migliore amico dell'uomo" e da secoli i gatti fanno parte delle nostre vite: un amore intenso, quasi viscerale, ci raccontano. C'è una base biologico-evoluzionistica: quando siamo con gli animali si attivano le parti del cervello che alimentano la felicità: dopamina e ossitocina. Gli scienziati hanno mostrato che quando si accarezza un cane si attivano le stesse aree del cervello che si attivano quando si accarezza un neonato. Insomma: è un contatto terapeutico, è come se gli animali ci regalassero la felicità. I pelosetti sono riusciti a colmare anche le nostre infelicità, soprattutto durante il lockdown. Specie quando le relazioni erano sempre più a distanza, sono stati la nostra possibilità di vivere un amore fisico, con quel contatto che con gli umani era sempre più vietato. I dati e le statistiche dicono che durante i periodi di lockdown 3 milioni di italiani hanno fatto entrare in casa un amico a quattro zampe. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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