A quindici anni circa dalla conclusione del secondo conflitto mondiale, J. Glenn Gray, filosofo del Colorado College, rilegge il diario che lo accompagnò durante quella fatale vicenda personale e collettiva. Dal semplice pretesto autobiografico scaturiscono riflessioni di portata più generale, che lasciano affiorare dimensioni e aspetti inespressi di quella terribile circostanza. Tali riflessioni, che vanno oltre la "banale" finalità rievocativa e aprono scenari di spessore filosofico sull'individuo nella congiuntura-limite della guerra, consentono all'autore di mettere a fuoco anche le tante, inquietanti implicazioni del conflitto armato, per investire i dilemmi tragici della condizione del guerriero: la solitudine e il cameratismo, la libertà di scelta, il rapporto con la morte, l'eros e l'amore, l'enigma del nemico, il difficile rapporto con i civili. Un volume che dalle memorie e dalla formazione personali attinge interrogazioni globali sulla condizione umana. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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