A volte, per capire la norma, bisogna conoscere l'eccezione. È proprio per questo, per capire l'umano, che Paolo Crepet e Giancarlo De Cataldo decidono di affrontare uno fra i crimini più atroci e più perturbanti: il matricidio. Attingendo alla loro esperienza professionale - di psichiatra l'uno, di giudice l'altro -, portano alla luce quattro casi che la cronaca ha preferito dimenticare. Ed è qui, di fronte a questo male insondabile, che i due autori si trovano a fare una scelta: per parlare del matricidio, dovranno rinunciare al linguaggio asettico della cronaca, ripudiare la distanza salvifica del saggio, per immergersi nel fango di queste storie, abitarlo, raccontarlo. Abbandonando dati statistici, giudizi e precetti morali, Crepet e De Cataldo esplorano la lucida crudeltà di queste azioni per cercare di capire il disagio profondo che attraversa una parte - quanto consistente? - del mondo giovanile. Solo in questo modo è possibile parlare di quanto sta a monte di un atto così efferato, la precondizione del matricidio: l'indifferenza, ovvero l'opposto dell'amore. "Dentro un delitto dobbiamo cercare di capire l'origine delle nostre paure. Questo è l'unico senso che ha, per noi, il parlare del Male.". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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