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"I giuochi della vita" di Grazia Deledda è una raccolta di novelle pubblicata nel 1920, che esplora le complessità delle relazioni umane e le sfide esistenziali. Le storie sono ambientate in contesti quotidiani, ma riescono a toccare temi universali come l'amore, la morte, la solitudine e la ricerca di significato. Ogni novella presenta personaggi ben delineati che affrontano situazioni che mettono alla prova la loro moralità e resilienza. Ad esempio, in "Per riflesso", si esplora il tema del rimorso e delle conseguenze delle proprie azioni, mentre "Freddo" tratta l'indifferenza e l'isolamento…mehr

Produktbeschreibung
"I giuochi della vita" di Grazia Deledda è una raccolta di novelle pubblicata nel 1920, che esplora le complessità delle relazioni umane e le sfide esistenziali. Le storie sono ambientate in contesti quotidiani, ma riescono a toccare temi universali come l'amore, la morte, la solitudine e la ricerca di significato. Ogni novella presenta personaggi ben delineati che affrontano situazioni che mettono alla prova la loro moralità e resilienza. Ad esempio, in "Per riflesso", si esplora il tema del rimorso e delle conseguenze delle proprie azioni, mentre "Freddo" tratta l'indifferenza e l'isolamento emotivo. "Per la sua creatura" si concentra sul sacrificio e l'amore incondizionato, e "Pasqua" riflette sulla rinascita e la speranza. "La morte scherza" affronta il tema della mortalità con un tocco di ironia, mentre "Padre Topes" e "Il vecchio servo" esplorano la fedeltà e il servizio. "Il fermaglio" e "Lo studente e lo scoparo" offrono uno sguardo sulle differenze sociali e le aspirazioni personali. Infine, "Colpi di scure" e "Mentre soffia il levante" trattano rispettivamente la lotta interiore e l'influenza del destino. La prosa di Deledda è caratterizzata da una profonda introspezione psicologica e da una sensibilità verso le sfumature dell'animo umano, rendendo le sue storie non solo coinvolgenti ma anche riflessive.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.