I Portici Bolognesi da pochi mesi sono Patrimonio dell'umanità. Per celebrare il riconoscimento dell'Unesco, le associazioni fotografiche TerzoTropico-APS e Tempo e Diaframma APS in collaborazione con il Comune di Bologna e con Confcommercio ASCOM, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo e Gruppo Hera hanno ideato e allestito una mostra fotografica e un volume, che ha avuto anche il patrocinio dell'Ordine degli Architetti di Bologna e dell'Ordine dei Giornalisti. Il valore artistico-culturale dei portici è inscindibile da quello sociale che ha influenzato nei secoli il carattere dei bolognesi. Sono un punto di incontro, un luogo vivo che ospita bar, ristoranti, negozi, teatri e persino cinema. Partendo da questo presupposto, le associazioni TerzoTropico-APS e Tempo e Diaframma APS, che operano nel campo della fotografia con particolare attenzione al reportage sociale e all'evoluzione del territorio, hanno sviluppato questo progetto cercando scene di vita quotidiana, cogliendo i cambiamenti della città. Lo scopo della mostra e del volume fotografico è narrare la vita che fermenta sotto i portici. Non solo quelli dichiarati Patrimonio dell'umanità, sia chiaro. Il loro sguardo ha viaggiato lungo tutto il centro storico e anche in periferia. I portici di Bologna sono uno stile di vita. Un luogo che attraversa l'intera città, in cui condividere i momenti della quotidianità, in qualsiasi condizione climatica. Sono nati secoli fa per prolungare lo spazio abitativo privato, oggi sono classificati come proprietà privata ad uso pubblico e rappresentano un modello sociale di integrazione e comunicazione unico. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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