Questo libro esplora come e perché la conoscenza scientifica contemporanea subisce cambiamenti concettuali nella sua comprensione dello spazio, del tempo e dell'Universo. Sostiene la natura sostanziale dello spaziotempo e presenta l'interazione gravitazionale non come un campo di forze, a differenza delle interazioni elettromagnetiche, deboli e forti. La narrazione rivisita il cosiddetto "più grande abbaglio" di Einstein alla luce del suo realismo filosofico. Esamina inoltre come le preferenze filosofiche ed estetiche influenzino le moderne teorie cosmologiche. Infine, il libro offre un'analisi critica delle tre versioni principali del Principio Antropico.
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